Il progetto punta a colmare un vuoto organizzativo nella Filiera Cerealicola, con particolare attenzione ai Grani Antichi, della Regione Siciliana, che non riesce a capitalizzare il valore aggiunto generato da anni di ricerche e studi che attestano l’elevato valore sanitario delle produzioni siciliane ed il basso rischio di contaminazione da micotossine.
Sarà implementato un Sistema Qualità “Cereali Sicilia BIO”, organizzato utilizzando i processi e gli strumenti innovativi che oggi sono resi disponibili dalla tecnologia ICT (Information and Communication Technology). Partendo da specifiche coltivazioni BIO di cereali e di pseudocereali di interesse commerciale e nutraceutico, il progetto ha come obiettivo generale il registrare, tracciare, trasferire e gestire informazioni e conoscenza relative ai flussi di materiali ed ai processi utilizzati dalla filiera, dalla semente fino allo sfarinato.
L’innovazione proposta riguarda pertanto sia l’innovazione di processo, sia l’innovazione di prodotto.
Come innovazione di processo il progetto produrrà, come output generale, la creazione di un Sistema Qualità Integrato Cereali Sicilia (SICS), implementato su scala regionale, che garantisca e certifichi la tracciabilità dei flussi di materiali a partire dal seme fino ad arrivare alla trasformazione in sfarinati, associando ai materiali tracciati ulteriori informazioni tecniche, utili per la gestione dei processi e per la garanzia della qualità del prodotto finito e del suo potenziale nutraceutico.
I centri di ammasso aderenti al progetto e al Sistema SICS saranno dotati di specifici sensori per il monitoraggio continuo della temperatura e dell’umidità, in modo da poter verificare e certificare, in fasi successive e in modo continuo, che le condizioni ambientali interne al silos di stoccaggio stesso (temperatura ed umidità) non generino il microclima nell’ambiente di stoccaggio che permetterebbe agli eventuali miceti presenti di esprimere le micotossine cancerogene da loro prodotte.
Come innovazione di processo il progetto produrrà, come output generale, la creazione di un Sistema Qualità Integrato Cereali Sicilia (SICS), implementato su scala regionale, che garantisca e certifichi la tracciabilità dei flussi di materiali a partire dal seme fino ad arrivare alla trasformazione in sfarinati, associando ai materiali tracciati ulteriori informazioni tecniche, utili per la gestione dei processi e per la garanzia della qualità del prodotto finito e del suo potenziale nutraceutico.
I centri di ammasso aderenti al progetto e al Sistema SICS saranno dotati di specifici sensori per il monitoraggio continuo della temperatura e dell’umidità, in modo da poter verificare e certificare, in fasi successive e in modo continuo, che le condizioni ambientali interne al silos di stoccaggio stesso (temperatura ed umidità) non generino il microclima nell’ambiente di stoccaggio che permetterebbe agli eventuali miceti presenti di esprimere le micotossine cancerogene da loro prodotte.
Un ulteriore elemento da mettere a sistema nel SICS è il Sistema Qualità e Tracciabilità del Grano Duro in Sicilia che opera nell’isola dal 2000. Questo sistema utilizza analizzatori all’infrarosso che necessitano a monte di una calibrazione e validazione della risposta analitica e consentono di registrare i flussi di materiali, associando agli stessi informazioni tecniche sulla qualità merceologica e sanitaria della granella trasformata lungo la filiera. Tale sistema di monitoraggio è sottoposto attualmente a calibrazione, mediante modelli applicativi che riguardano solo le varietà moderne e non le varietà locali da conservazione, oggetto di un crescente e recente interesse commerciale. È quanto mai necessario aggiornare quindi le curve di calibrazione degli analizzatori all’infrarosso e renderle più affidabili, rispondendo anche ai campioni di varietà locali da conservazione. Si punta pertanto a validare nel sistema anche la risposta analitica per campioni di varietà locali che spesso, provenienti direttamente dalla trebbiatura e da campi coltivati in BIO, sono molto infestati da semi estranei e altre varietà. Il Sistema pertanto necessita di un aggiornamento delle curve di calibrazione che è una delle azioni previste dal presente progetto. Senza questo processo la risposta analitica della strumentazione che opera oggi nell’ambito della rete di monitoraggio siciliana del grano, potrebbe non rispondere con precisione nel valutare la qualità dei cosiddetti “grani antichi” e risultare pertanto non al passo con le esigenze del mercato che chiede appunto questa innovazione.
Il SICS sarà implementato dalle aziende partecipanti al progetto e avrà come output specifico:
-La costituzione di un Gruppo per la valorizzazione del grano duro siciliano BIO, implementato secondo i requisiti previsti dal PSR per accedere ai finanziamenti previsti dalla misura 3.
-La Definizione di un accordo di filiera che permetterà di produrre tipologie di sfarinato con un profilo qualitativo ed un potenziale nutraceutico certificato.
-La possibilità di interfacciarsi con altri sistemi qualità in corso di implementazione, che puntano alla tracciabilità delle produzioni e intendono utilizzare i vantaggi offerti dalla ICT.
-Organizzare un Sistema che consenta di certificare la tracciabilità del grano mediante strumenti ICT e metodologia Block Chain.
-Realizzare una filiera certificata che produca cereali, pseudocereali e sfarinati ad elevato valore nutraceutico.